DNA del batterio nel 32% dei campioni analizzati in uno studio italiano.La febbre Q è una zoonosi causata da Coxiella burnetii, batterio Gram negativo che infetta l’uomo e numerose specie animali. Pecore, capre e bovini sono i principali serbatoi animali. La principale via di esposizione umana a Coxiella burnetii è l’inalazione di aerosol contaminati da escreti, soprattutto dai prodotti del parto, mentre il ruolo dei latticini non pastorizzati nella trasmissione della febbre Q all’uomo è controverso.

La Conferenza Stato Regioni, nella seduta del 3 marzo 2016, ha sancito l’intesa sul documento concernente “Linee guida relative all’applicazione del Regolamento (CE) n. 2073/2005 e successive modifiche ed integrazioni sui criteri microbiologici applicabili agli alimenti”.

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'Università dell'Arkansas e da WBA Analytical Laboratories negli USA ha rivelato che patogeni batterici possono persistere sulla superficie di plastica riutilizzabili spesso usati nelle aziende alimentari per trasportare prodotti freschi e altri alimenti anche dopo la classica pulizia e disinfezione. I ricercatori hanno evidenziato la crescita di Salmonella spp., Listeria monocytogenes, and E. coli O157:H7. I batteri non solo formavano un biofilm sul contenitore, ma non venivano rimossi né dai disinfettanti né dallo sfregamento.

L'approvigionamneto alimentare è diventato più complesso di pari passo con lo sviluppo della produzione degli alimenti verso la globalizzazione dell'industria alimentare. La necessità di monitorare la sicurezza alimentare ad ogni stadio della catena alimentare sottolinea la fondamentale importanza delle analisi microbiologiche nel combattere la contaminazione degli alimenti. Uno studio del 2013 pubblicato su Food Engineering and Ingredients suggerisce che i laboratori di analisi microbiologiche possono fare molto per assicurare la fiducia nei risultati prodotti.

Un nuovo studio finanziato dalla Organizzazione Mondiale della Sanità ha fornito per la prima volta un quadro della listeriosi in tutto il mondo. Per il 2010, anno con i dati più completi, sono stati stimati 23.150 casi di Listeria monocytogenes in tutto il mondo, 5.463 dei quali si sono rivelati fatali. Di questi casi, quasi il 21 per cento ha colpito le donne in gravidanza o neonati.

Negli ultimi anni si sente spesso parlare di nanomateriali e nanotecnologie. Ma cosa hanno stabilito gli studi scientifici sulle caratteristiche e sulla tossicità? La risposta è semplice: molto poco. Per quanto riguarda la sicurezza, si sta cercando di comprendere se e che cosa possa provocare un accumulo nei tessuti del corpo umano, per esempio nel cervello, e nei polmoni, e quali siano le conseguenze di una dispersione di quantità massicce di nanoparticelle nell’ambiente.

Secondo un rapporto dello scorso anno dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), il 32,7% delle malattie di origine alimentare registrate in Europa è imputabile a un comportamento igienico inadeguato durante la preparazione domestica del cibo.

Sviluppata una nuova e piu' rapida tecnologia per identificare cibi che sono stati contaminati dal batterio della Salmonella. Lo studio della Purdue University di West Lafayette, Indiana, Stati Uniti, e' stato pubblicato sulla rivista mBio.