Trichinellosi (trichiniasi, trichinosi)

Agente eziologico e sue caratteristiche

Agente eziologico
Elminta, Nematode: Trichinella spiralis.

Caratteristiche dell’agente patogeno
Nematode intestinale bianco (verme tondo) visibile a occhio nudo. La forma trasmissibile è la cisti larvale (approssimativamente 0,4 mm x 0,25 mm) ritrovata principalmente nel muscolo della carne suina. Nella fase iniziale della trichinellosi le larve ingerite con la carne si sviluppano rapidamente in adulti nell'epitelio intestinale. I vermi femmina producono larve che penetrano nei vasi linfatici o nelle venule e sono diffuse tramite il sangue in tutto il corpo. Le larve divengono incapsulate nei muscoli scheletrici.

Periodo di incubazione e sintomatologia

Periodo di incubazione
Fase iniziale: numerosi giorni.
Sintomi sistemici: 8-21 giorni.

Sintomi
L'infezione può variare da asintomatica a malattia fulminante e fatale, secondo il numero di larve ingerite. I sintomi durante l'invasione iniziale sono nausea, vomito, diarrea e febbre. Nella fase di diffusione del parassita ai tessuti possono aversi manifestazioni reumatiche, ulcerazione dei muscoli ed edema delle palpebre superiori, talvolta seguiti da emorragie subcongiuntivali, sublinguali e retiniche, dolore e fotofobia. Sete, sudorazione abbondante, brividi di freddo, debolezza, prostrazione ed eosinofilia in rapida crescita possono seguire poco dopo i sintomi oculari.

Postumi
Dopo 3-6 settimane possono comparire complicazioni cardiache e neurologiche; nei casi gravi l'insufficienza miocardica può portare alla morte.

Durata
Da 2 settimane a 3 mesi.

Meccanismo di trasmissione e misure di controllo

Serbatoio/sorgente
Suini, cani, gatti, ratti, cavalli e altri animali tipici dell'ambiente domestico dell'uomo.

Meccanismo di trasmissione e alimenti coinvolti
Ingestione di carne cruda o parzialmente cotta (suino, cavallo) contenente le larve incistate. Gli alimenti interessati sono la carne suina, la carne di cavallo, di cinghiale e la selvaggina.

Misure di controllo specifiche
A livello industriale: irradiazione, congelamento, riscaldamento, salagione delle carni; buone pratiche igieniche nel corso della produzione e della trasformazione.
A livello di struttura di preparazione degli alimenti/domestico: cottura completa, congelamento (-15 °C per 30 giorni) della carne. I cacciatori dovrebbero cuocere tutta la selvaggina completamente.

Diffusione
Cosmopolita, in misura predominante nei Paesi dove vengono consumate carne di maiale e selvaggina. Incidenza da + a ++ nelle aree a prevalenza elevata.