Report ECDC 2022: I dati della sorveglianza europea sull'antimicrobico resistenza

L' antimicrobico resistenza rimane uno dei principali problemi di sanità pubblica in Europa. Si stima che ogni anno, solo in Europa, i casi di infezione dovuti a batteri resistenti agli antibiotici siano più di 670 mila, con circa 33 mila decessi.

L'ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control) ha recentemente pubblicato il report "Sorveglianza dell'antimicrobico resistenza in Europa" relativo ai dati raccolti tra il 2016 e il 2020. All'interno del report i risultati sono divisi in base per specie batterica, famiglia di antimicrobici e Paese. Tra le specie batteriche considerate rientrano Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae, Pseudomonas aeruginosa, Acinetobacter  spp., Streptococcus pneumoniaeStaphylococcus aureus, Enterococcus faecalis e Enterococcus faecium.

In Europa, i dati raccolti confermano come l'antibiotico resistenza sia un fenomeno dilagante, con delle differenze a seconda della specie batterica, della famiglia di antimicrobici e della zona geografica. In Europa si osserva un aumento della prevalenza di antibiotico resistenza procedendo da nord a sud, e da ovest verso est: attualmente: il fenomeno è molto frequente nei Paesi nelle zone a sud-est dell'Europa.
Rispetto al 2016, il tasso di resistenza di E. coli e K. pneumoniae ai carbapenemi e di E. faecium alla vancomicina è salito nel 2020. Inoltre, destano forti preoccupazione anche le elevate percentuali di resistenza riscontrate in isolati di K. pneumoniae verso le cefalosporine di 3°generazione e i carbapenemi e in isolati di Acinetobacter spp. e di P. aeruginosa verso i carbapenemi.

Data di pubblicazione: 
31/01/2022
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