Residui di farmaci veterinari in animali e alimenti: resta elevato il rispetto dei livelli di sicurezza

Nell’Unione europea i dati di sulla presenza di residui di farmaci veterinari e contaminanti negli animali e negli alimenti di derivazione animale mostrano alti tassi di conformità con i livelli di sicurezza raccomandati. E’ questo il dato che emerge dall’ultimo rapporto EFSA, che sintetizza i dati del monitoraggio 2018.

Gli animali destinati alla produzione di alimenti possono essere trattati con farmaci veterinari per prevenire o curare le malattie. I farmaci possono lasciare residui negli alimenti derivati da animali che siano stati curati con tali farmaci. Gli alimenti possono contenere anche residui di pesticidi e contaminanti ai quali gli animali siano stati esposti. Per tale motivo i Paesi dell'UE devono mettere in atto piani di monitoraggio dei residui per individuare eventuali usi illeciti o abusi di farmaci veterinari autorizzati negli animali da produzione alimentare, indagando sulle ragioni delle violazioni.

Rispetto al 2017 la non conformità è aumentata lievemente per agenti antitiroidei e steroidi. Piccole diminuzioni sono state osservate per gli antibatterici, per altri farmaci veterinari (come gli antinfiammatori non steroidei), altre sostanze e contaminanti ambientali (come sostanze chimice e micotossine).

In totale sono stati esaminati 657 818 campioni provenienti da 28 Stati membri dell'UE.

 

Report for 2018 on the results from the monitoring of veterinary medicinal product residues and other substances in live animals and animal products

 

 

Data di pubblicazione: 
31/03/2020
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