Agricoltura biologica, ddl alla Camera. No alla tutela di quella biodinamica

08/02/2022

Alla fine l’agricoltura biodinamica esce dalla proposta di legge sulla tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico. L’Assemblea di Montecitorio ha approvato alla quasi unanimità due emendamenti identici di Riccardo Magi (+Eu) e della commissione che eliminano dal testo l’equiparazione dell’agricoltura biodinamica a quella biologica. 

Ora, in seguito alla modifica approvata, torna al Senato per una quarta lettura.

Il disegno di legge di 21 articoli è approdato in terza lettura in aula alla Camera dopo un lungo e travagliato iter. Il provvedimento regola il settore dell’agricoltura biologica (“Disposizioni in materia di tutela, sviluppo, competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico”, approvate, in un testo unificato, dalla Camera e modificate dal Senato). Il via libera al provvedimento è atteso con ansia e sollecitato fortemente dalle associazioni agricole, che lo considerano un passo cruciale per fissare norme e standard per un settore in rapido sviluppo, ma il mondo scientifico aveva chiesto da mesi di eliminare dal testo ogni riferimento all’agricoltura biodinamica, considerata una pratica priva di fondamenti scientifici e che rasenta superstizione ed esoterismo. Alla fine la scelta è stata presa, e l’agricoltura biodinamica è saltata.

«Sono favorevole all’agricoltura biologica, ma la biodinamica è altra cosa», aveva sottolineato il Nobel per la Fisica 2021 Giorgio Parisi. Lasciare inalterato il testo del Ddl significa, per il Parlamento, affermare «la validità di metodi previsti da Steiner come l’uso di letame maturato nelle corna di vacca, oppure di fiori di Achillea sepolti per mesi nella vescica di cervo maschio». La preoccupazione principale era che, approvando il testo così com’è, il Parlamento potesse alimentare una deriva arazionale e antiscientifica. «È fondamentale - aveva sottolineato Parisi - che in Italia si consolidi la cultura politica, affinché i nostri rappresentanti al Parlamento votino con conoscenza e competenza sulle questioni che sono chiamati ad affrontare». 

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