Glifosato: un effetto meno noto è la promozione dell'antibiotico-resistenza

22/11/2022

Alla vigilia della revisione dell’autorizzazione europea al glifosato (in scadenza il 15.12.22), uno studio scientifico pubblicato su Scientific Reports evidenzia il ruolo della più diffusa molecola erbicida nella promozione della antibiotico-resistenza dei batteri letali diffusi negli ospedali. 

È utile ricordare che l’inefficacia degli antibiotici (la resistenza antimicrobica) è definita dall’Oms ‘l’epidemia silenziosa’, che già miete 700mila vittime ogni anno e potrebbe causare 10 milioni di morti l’anno entro il 2050. 

Un effetto nefasto del glifosato meno noto è la promozione della antibiotico-resistenza. Assieme a dicamba (agrotossico vietato in UE, dove è comunque prodotto), la molecola di Bayer-Monsanto era già risultata capace di creare resistenza agli antibiotici in Salmonella ed E.coli. 

Per la prima volta, lo studio in esame dimostra che il glifosato potenzia anche lo Pseudomonas aeruginosa, il super batterio causa di infezioni ospedaliere letali, rendendolo resistente persino all’antibiotico ipenem, somministrato in ospedale per via endovenosa in caso di infezioni gravi. 

I ricercatori hanno analizzato cinque diversi ceppi di P. aeruginosa, quattro recuperati dall’ambiente e uno da un ambiente clinico. Tutti erano inizialmente sensibili agli antibiotici.

Per testare l’impatto del glifosato e delle formulazioni che ne contengono (come Roundup Mega, Dominator Extra 608 SL, Gladiator 480 SL, etc.), P. aeruginosa è stato esposto a una concentrazione dell’erbicida (0,5%) pari alla diluizione raccomandata nei prodotti per uso agricolo e domestico e simile a quelli trovati nell’acqua dopo le pratiche agricole.

L’esposizione del batterio alla molecola ha determinato una ridotta sensibilità all’imipenem, mentre altri antibiotici carbapenemi (doripenem e meropenem) hanno mantenuto la loro efficacia.

 

 

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