Grillo domestico: via libera alla commercializzazione per l'alimentazione umana

01/08/2022

Ai sensi del regolamento UE sui Novel Food, il 10 febbraio scorso la Commissione europea ha autorizzato anche la commercializzazione del Grillo domestico, Acheta domesticus (Linnaeus, 1758), e il suo utilizzo per l’alimentazione umana.

E’ attivo soprattutto durante le ore serali e notturne durante le quali, sfregando la base delle tegmine, i maschi producono una serie di versi a intervalli più o meno regolari, con frequenza di 1-3 secondi; individuata una femmina essi emettono un canto di corteggiamento consistente in un fruscio con forti e intensi schiocchi.
Le femmine fecondate depongono, a più riprese, circa 150 uova di preferenza su substrati terrosi umidi, dove vivono gli stadi giovanili, (neanidi e ninfe), che con temperature intorno ai 30°C raggiungono lo stadio adulto in 2-3 mesi; essi tendono ad aggregarsi nei siti in cui si accumulano gli escrementi che producono l’attrattivo acido propionico. In tali condizioni, la specie può svolgere fino a 5 generazioni nel corso dell’anno. Gli adulti possono vivere fino a tre mesi; tutti gli stadi sono onnivori e si nutrono di sostanze organiche compresi altri insetti vivi o morti, raramente provocando danni alle colture.

Attualmente la specie viene allevata in idonei stabilimenti che distribuiscono ai negozi specializzati esemplari vivi, surgelai o macinati, in apposite confezioni contenenti una trentina di esemplari, destinati all’alimentazione proteica di rettili anfibi, uccelli, pesci e altri animali in cattività.

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