Gli impianti di macellazione e di sezionamento carni rappresentano criticità e sfide per sanità pubblica e medicina preventiva

31/08/2020

La notizia dell’ultima ora è quella di un importante focolaio in un impianto per macellazione e lavorazione di polli a Norfolk, UK, impianto con una capacità di circa 650.000 animali macellati a settimana, dove 75 su circa 350 dipendenti sono risultati casi positivi a Covid-19. Questo è il 40° caso che si registra in UK, e ha comportato misure di chiusura della parte di stabilimento a maggiore positività, il laboratorio di sezionamento. Da qui l’importanza di caratterizzare i fattori di rischio ambientali, gestionali e strutturali al fine di orientare i provvedimenti sanitari.

Ritornando ai focolai in ambito di impianti di macellazione, l’esame delle evidenze scientifiche fornite dai casi studio ormai numerosi e puntualmente illustrati in questo sito, evidenziano la necessità di approcci che tengano conto di struttura, gestione, e ambienteTali fattori possono variare da impianto a impianto e quindi è richiesta una linea guida per capire quali possano essere i principali punti critici in ogni impianto e quali le azioni preventive e correttive orientate sul rischio per evitare ricadute.

A tale proposito, è stata recentemente condivisa con il gruppo tecnico interregionale sicurezza sul lavoro cui partecipa la Regione Veneto, una proposta di attività nazionale, dopo un breve passaggio in ambito Comitato Tecnico Scientifico, che si basa su una check list maturata sulla base dell’esperienza pioneristica del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL di Bari sul caso studio nell’impianto di macellazione di Palo del Colle, e di suggerimenti acquisiti da colleghi veterinari, e che vede la collaborazione inter-istituzionale di INPS, INAIL e ISS.

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