Insetti! Quanti sono pronti a mangiarli?

01/03/2023

 Nel 2021, l'Europa ha autorizzato le larve di coleottero molitor. Poi, nel 2022, un verme della farina, una locusta migratrice, un grillo, in forma congelata, essiccata e in polvere. 

La Commissione europea applica il quadro normativo adottato dagli Stati membri e dal Parlamento europeo. L’Europa, infatti, impone che ogni nuovo cibo (“Novel Food”) passi per una procedura di autorizzazione al fine di proteggere il consumatore europeo. È nuovo, qualsiasi prodotto non consumato regolarmente in Europa prima del 1997 (data del primo regolamento sui nuovi alimenti). "Nuovi alimenti" possono essere prodotti alimentari innovativi di recente sviluppo, prodotti alimentari nati utilizzando nuove tecnologie e processi di produzione, nonché alimenti che sono tradizionalmente consumati al di fuori dell'Unione europea.

E' legittimo chiedersi se la regolamentazione offra tutte le garanzie di sicurezza per questi nuovi prodotti. A questo proposito, sulla base della legislazione, i nuovi alimenti devono essere, sicuri ed etichettati correttamente, in modo da non indurre in errore i consumatori.

L’etichettatura permetterà non solo di sapere se stiamo mangiando insetti ma di proteggere coloro che sono allergici. Di sicuro non li mangeremo a nostra insaputa come il mezzo kilo annuo medio di insetti che finiscono involontariamente nei cibi o sotto forma di additivi come il rosso di cocciniglia, ricavato da un insetto e usato come colorante alimentare da decenni.

Per ora resteranno ugualmente dei prodotti di nicchia per due ragioni.

In primo luogo, sono prodotti costosi e non sostituti economici di altri ingredienti. Un altro argomento di “vendita” è quello di dire che saranno benefici per l’ambiente in quanto fonti di proteine con minor impatto ambientale. Secondo il metodo di calcolo “waterfootprint” (impronta idrica), a fronte di circa 15.000 litri d’acqua necessari per produrre una bistecca di un kilo, per l’equivalente in insetti ne basterebbero 800 litri. Un uso come mangime per animali è molto più probabile, se i costi di produzione potranno essere ridotti.
In secondo luogo, l’autorizzazione non significa che tutti noi mangeremo insetti. La commestibilità di un nuovo cibo deve sempre fare i conti con la dimensione culturale e soggettiva. La maggioranza della popolazione non è pronta ad ingerire insetti (non a caso sono presentati sotto forma di farine o fritti) come del resto prova disgusto a ingerire muffe o cibi fermentati.

Categoria Notizia: