Le microalghe assorbono CO2: il loro utilizzo in agricoltura

21/02/2023

Lo straordinario potenziale delle microalghe – già note per la produzione di cibo ed energia rinnovabile, all’insegna del carbon farming - si disvela altresì in agricoltura, acquacoltura, upcycling di reflui e di gas serra.

In agricoltura, la salute del suolo è fondamentale per la produzione alimentare e per i servizi ecosistemici da esso forniti (es. assorbimento del carbonio, purificazione delle acque, controllo dei parassiti, protezione della biodiversità).

Il 60-70% dei suoli europei è tuttavia degradato, ed è perciò necessario ridurre drasticamente l’impiego di pesticidi, erbicidi e fungicidi di sintesi. Le microalghe possono favorire questa transizione ecologica in agricoltura, quali biostimolanti di grande efficacia nello stimolo alla crescita delle piante e l’aumento della resistenza a patogeni e vari altri attacchi. Come è stato dimostrato, tra l’altro, nel salvataggio di olivi colpiti da Xylella Fastidiosa.

Un recente studio della Nanchang University in Cina (P. Xu et al., 2023) dimostra la straordinaria capacità delle microalghe di assorbire CO2 e produrre contemporaneamente biomassa utile per diverse applicazioni. Le microalghe possono fissare il carbonio in quantità 10-50 volte maggiore rispetto a quella delle piante terrestri e la maggior parte di esse è in grado di assorbire vari elementi tra i quali CO2, carbonato e bicarbonato.

La capacità delle microalghe di assorbire grandi quantità di carbonio e azoto consente di utilizzarle anche per rimuovere i gas di scarico che contengono tali elementi. Gli studi mostrano che la coltivazione delle microalghe in un sistema ove si utilizzino energie rinnovabili e acque reflue consente oltretutto di produrre biomasse con emissioni di carbonio molto basse o addirittura negative. 

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