Novel food: quali problemi di salute potrebbero nascere nel mangiare gli insetti?

20/06/2022

Un'alimentazione a base di insetti sembrerebbe essere la soluzione a tanti problemi che affliggono l'umanità e il Pianeta in cui viviamo: porrebbe un freno alla fame nel mondo, ridurrebbe le emissioni di gas a effetto serra e il consumo di acqua e suolo, e allo stesso tempo darebbe al nostro organismo la quantità di proteine di alta qualità, acidi grassi e micronutrienti fondamentali di cui ha bisogno.

Ma esiste un lato oscuro a quella che sembra la panacea di (quasi) tutti i mali? È la domanda che si sono posti alcuni esperti di alimentazione dell'Università di León (Spagna), secondo i quali occorre fare attenzione ai rischi sanitari connessi al consumo di insetti (rischi che, vale la pena evidenziarlo subito, sono in gran parte evitabili prestando attenzione alle modalità di conservazione e consumo).

ALLERGIE. Un tema ancora poco studiato: la sintomatologia associata al consumo di insetti è varia, e va dal semplice prurito allo shock anafilattico. Probabilmente però, sostengono gli esperti, è sufficiente che gli insetti vengano correttamente processati per ridurne la potenzialità allergenica.

SOSTANZE ANTINUTRITIVE E TOSSICHE. Tanto per cominciare, gli insetti potrebbero contenere alcuni antinutrienti, cioè composti che si formano con processi di degradatazione, conservazione, cottura ecc., presenti in vegetali e animali, che impediscono o rendono più difficile l'assorbimento dei nutrimenti: tra questi, il più diffuso negli insetti è la chitina, principale componente dell'esoscheletro degli artropodi, che ha un effetto negativo sulla digeribilità e l'impiego delle proteine. Altri esempi di sostanze antinutrienti sono i fitati e gli ossalati, che riducono l'assorbimento di minerali come il calcio, lo zinco, il manganese, il ferro e il magnesio.

BATTERI. Come i pesci, anche gli insetti possono essere contaminati da alcuni patogeni come la salmonella, l'E. coli o il Campylobacter. La soluzione in questo caso è piuttosto semplice e consiste nella cottura: le alte temperature eliminano, o comunque riducono sostanzialmente, la presenza di microorganismi patogeni.

SOSTANZE CHIMICHE CONTAMINANTI. C'è poi anche la contaminazione chimica, uno dei rischi maggiori collegati al consumo di insetti, principalmente quelli selvatici: nel 2007, ad esempio, diversi bambini e donne incinte della comunità di Monterrey (California) si intossicarono mangiando cavallette importate dal Messico che presentavano alti livelli di piombo. Tra le sostanze che si trovano frequentemente negli insetti vi sono alcuni metalli pesanti (come piombo, appunto, rame e cadmio) e pesticidi.

 

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