Acidi grassi trans: stop dell'OMS entro il 2023

In tutto il mondo 5 miliardi di persone continuano a essere esposte agli effetti dannosi degli acidi grassi trans (TFA) contenuti nei prodotti alimentari industriali, con un rischio aumentato di malattie cardio-vascolari e mortalità. I TFA si trovano comunemente negli alimenti confezionati, nei prodotti da forno, negli oli da cucina e nelle creme spalmabili. L'aumento dell'assunzione dei TFA (>1% dell'apporto energetico totale) è responsabile ogni anno di almeno 500.000 morti premature per patologie cardiovascolari.

Sono alcuni dei dati riportati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nell’edizione 2022 del rapporto “Countdown to 2023: WHO report on global trans-fat elimination 2022”.

Dal documento emerge che molti Paesi stanno rispondendo all'invito all'azione dell'OMS lanciato nel 2018 per eliminare i TFA prodotti industrialmente, mettendo in atto politiche basate sulle migliori pratiche con un aumento (di quasi sei volte) di misure volte a proteggere la popolazione globale dagli effetti nocivi per la salute dei TFA.

Secondo l’OMS la strada da percorrere è ancora lunga e invita i governi, la società civile e i fornitori di oli a impegnarsi per eliminare i TFA dall'approvvigionamento alimentare globale entro la fine del 2023, esortando i maggiori produttori mondiali di alimenti ad allinearsi all'impegno assunto dall'International food and beverage alliance (IFBA).

Nonostante la battuta d'arresto dovuta alla pandemia di COVID-19, attualmente in 60 Paesi sono in vigore misure obbligatorie che limitano a 2 grammi il contenuto di TFA o vietano l’utilizzo di grassi parzialmente idrogenati negli alimenti, interessando 3,4 miliardi di persone (il 43% della popolazione mondiale); tra questi, 43 Paesi hanno implementato politiche di best practice che interessano 2,8 miliardi di persone (il 36% della popolazione mondiale).

La maggior parte delle politiche di eliminazione dei TFA sono state adottate nei Paesi a reddito più elevato (in gran parte nelle Americhe e in Europa), ma nell'ultimo anno un numero crescente di Paesi a reddito medio sta implementando misure di questo tipo, tra cui Argentina, Bangladesh, India, Paraguay, Filippine e Ucraina. Si prevede che anche in Messico, Nigeria e Sri Lanka saranno approvate nel corso del 2023.

La Regione europea dell’OMS è stata in prima linea nell'eliminazione dei TFA da quando la Danimarca ha aperto la strada nel 2004. Infatti, 31 Paesi europei, inclusa l’Italia, hanno in vigore politiche basate sulle migliori pratiche. Oltre alle normative nazionali, ad aprile 2021 l’Unione europea ha implementato misure adeguate per proteggere tutti i cittadini degli Stati membri. I regolamenti adottati nella Regione europea potrebbero salvare 125.100 vite ogni anno.

 

DOCUMENTO COMPLETO

 

 

Data di pubblicazione: 
16/02/2023
Categoria Notizia: