Enea: "troppe retine delle cozze su spiagge e in mare". Ecco la soluzione.

Nuova vita al polipropilene.

ENEA ha sviluppato un processo innovativo per il trattamento e il riciclo delle retine di plastica utilizzate per la produzione delle cozze che permette di trasformarle in nuovi oggetti o di reinserirle nell’ambito della stessa filiera produttiva, evitandone lo smaltimento in discarica, con riduzione dell’impatto ambientale e risparmi su tempi e costi di produzione.

Il procedimento ideato dall’ENEA consente di trasformare in materia prima il polipropilene delle reti che altrimenti richiederebbe procedure di smaltimento particolari. Il polipropilene recuperato consente ai produttori di cozze di tagliare del 33% la spesa sostenuta per l’acquisto delle nuove retine, stimabile in 4,8 milioni di euro l’anno, incentivandoli a non disperderle in mare.

Secondo dati AMA nel nostro Paese per produrre 1 kg di cozze si utilizzano fino a 1,5 metri lineari di rete: con oltre 80mila tonnellate di cozze vendute ogni anno, ciò si traduce in 120mila km/anno di retine utilizzate, “cioè fino a tre volte la circonferenza del nostro pianeta”, evidenzia Loris Pietrelli del Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi produttivi e Territoriali dell’ENEA.

Foto copertina fonte Enea

Data di pubblicazione: 
09/05/2019
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