Piano nazionale additivi alimentari - Attività relativa all’anno 2019

Linea di attività riguardante la ricerca degli additivi alimentari nei prodotti alimentari.

Nel 2019 tutte le categorie alimentari previste dal Piano Nazionale sono state campionate: la categoria 08. “Carne” risulta essere quella maggiormente esaminata. Complessivamente sono stati analizzati 2295 campioni di prodotti alimentari per un totale di 8213 determinazioni per la verifica di conformità d’uso di additivi alimentari.

Le percentuali di determinazioni analitiche nei prodotti alimentari degli additivi alimentari raggruppati per categorie funzionali risultano così distribuite:

  • 49 % conservanti (di cui 32% solfiti; 30 % acido benzoico e benzoati; 17% acido sorbico; 11% nitrati e 10% nitriti);
  • 31 % coloranti;
  • 10 % edulcoranti;
  • 3 % coloranti non autorizzati;
  •  7 % altre categorie

Tra le categorie alimentari maggiormente analizzate si confermano i prodotti carnei, seguiti da bevande, prodotti della pesca, integratori alimentari, prodotti di confetteria, prodotti lattieri ed analoghi ed infine ortofrutticoli; anche quest’anno non risultano campionati prodotti alimentari appartenenti alle seguenti categorie: i gelati, le uova e ovoprodotti, i dessert e gli alimenti trasformati non coperti dalle altre categorie. 

Analogamente a quanto osservato negli anni precedenti, la più elevata percentuale di non conformità risulta collegata all’utilizzo come additivi alimentari dei solfiti.

In questo contesto il riscontro di non conformità nei prodotti appartenenti alla categoria alimentare “Carne” è riconducibile ad utilizzi fraudolenti finalizzati ad alterare le caratteristiche organolettiche naturali dei prodotti per ottenere allungamenti impropri delle shelf - life degli stessi. Questa pratica è di particolare rilievo sotto il profilo sanitario in quanto espone fasce di popolazione vulnerabili (soggetti allergici ai solfiti) a consumi inconsapevoli di tale additivi alimentari. L’analisi dei dati evidenzia che la pratica fraudolenta sembra interessare prevalentemente alcune Regioni e la rilevanza sanitaria del fenomeno suggerisce di sorvegliare attentamente il settore delle preparazioni di carni fresche, che risulta particolarmente esposto a questo tipo di criticità.

Data di pubblicazione: 
18/01/2021
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