Unione Europea: "Orientamenti strategici per un'acquacoltura dell'UE più sostenibile e competitiva per il periodo 2021 - 2030"

Il Green Deal europeo e la strategia "Dal produttore al consumatore" sottolineano il potenziale dei prodotti ittici di allevamento come fonte di proteine per alimenti e mangimi con una bassa impronta di carbonio, cui spetta un ruolo importante per contribuire alla costruzione di un sistema alimentare sostenibile. La strategia "Dal produttore al consumatore" fissa inoltre obiettivi specifici per l'acquacoltura, in particolare la riduzione delle vendite di antimicrobici 1 e un aumento significativo dell'acquacoltura biologica.

L'acquacoltura crea posti di lavoro e opportunità di sviluppo economico nelle comunità costiere e rurali dell'UE. Questo settore può inoltre contribuire a decarbonizzare l'economia, contrastare i cambiamenti climatici e mitigarne gli effetti, ridurre l'inquinamento, facilitare una migliore conservazione degli ecosistemi (in linea con gli obiettivi della strategia sulla biodiversità e l'obiettivo "inquinamento zero" per un ambiente privo di sostanze tossiche), nonché essere parte di una gestione più circolare delle risorse. Un approccio strategico e a lungo termine per la crescita sostenibile dell'acquacoltura dell'UE è quindi rilevante oggi più che mai. Tale approccio dovrebbe inoltre definire il percorso per il recupero del settore dell'acquacoltura dell'UE nel periodo successivo alla crisi della COVID‑19 e garantirne la sostenibilità e la resilienza a lungo termine.

I presenti orientamenti mirano in particolare a contribuire alla creazione di un settore dell'acquacoltura dell'UE che:

I) sia competitivo e resiliente;

II) garantisca l'approvvigionamento di alimenti nutrienti e sani;

III) riduca la dipendenza dell'UE dalle importazioni di prodotti ittici;

IV) crei opportunità economiche e posti di lavoro; 

V) diventi un riferimento globale in termini di sostenibilità.

I presenti orientamenti dovrebbero inoltre aiutare i consumatori dell'UE a scegliere con cognizione di causa prodotti acquicoli sostenibili e garantire parità di condizioni per i prodotti dell'acquacoltura commercializzati nell'UE. Dovrebbero altresì contribuire a guidare l'uso dei numerosi strumenti e fondi disponibili a sostegno dell'acquacoltura dell'UE e sostenere l'attuazione della legislazione applicabile dell'UE.

L'UE importa oltre il 70% dei prodotti ittici che consuma. I prodotti acquicoli (comprese le importazioni) rappresentano complessivamente il 25% del consumo di prodotti ittici nell'UE, mentre i prodotti acquicoli dell'UE rappresentano solo il 10% del consumo UE. L'acquacoltura dell'UE rappresenta meno del 2% della produzione acquicola mondiale.

Nonostante la legislazione dell'UE in materia di salute degli animali acquatici e la ricerca finanziata dall'Unione in tale settore, le malattie infettive costituiscono ancora un freno importante per la produttività dell'acquacoltura. Tali malattie rappresentano un problema anche per il benessere degli animali.

Si dovrebbe prestare un'attenzione maggiore al benessere dei pesci, e non soltanto in ragione del crescente interesse pubblico per (e della domanda di) prodotti della pesca ottenuti nel rispetto di standard elevati di benessere animale. Mantenere i pesci in buone condizioni di benessere presenta anche benefici economici per il settore, attraverso costi ridotti e prodotti di qualità migliore. La legislazione dell'UE sul benessere degli animali comprende requisiti generali in materia di conservazione, trasporto e macellazione del pesce allevato. Il regolamento dell'UE sulla produzione biologica definisce inoltre prescrizioni più specifiche, quali livelli massimi di densità degli stock, restrizioni sull'uso della luce artificiale e dell'ossigeno, ecc. Per migliorare il benessere dei pesci sono necessarie ulteriori misure incentrate sui seguenti aspetti:

- elaborare buone pratiche sul benessere dei pesci durante l'allevamento, il trasporto e l'abbattimento;

- definire indicatori comuni, convalidati, specifici per specie e verificabili concernenti il benessere dei pesci lungo tutta la catena di produzione (trasporto e macellazione compresi);

- proseguire l'attività di ricerca e innovazione, in particolare su parametri di benessere specifici per specie, comprese le esigenze nutrizionali in diversi sistemi di allevamento; 

- fornire conoscenze e competenze sul benessere dei pesci agli acquacoltori e ad altri operatori che gestiscono pesce vivo allevato.

 

 

 

Data di pubblicazione: 
30/12/2021
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