Strategia EFSA 2027: scienza, alimenti sicuri e sostenibilità

La strategia 2027 dell’EFSA è strutturata in tre parti principali.

La prima parte descrive le basi strategiche dell’EFSA, ossia gli elementi che definiscono le finalità e il significato delle sue attività quotidiane, compresi i suoi valori fondamentali. Tali elementi rappresentano e rispecchiano il ruolo che l’Autorità intende svolgere negli anni a venire.

La seconda parte illustra in dettaglio i risultati di un’analisi svolta dall’EFSA sul proprio ambiente interno ed esterno. L’analisi aveva lo scopo di individuare le sfide e le opportunità decisive che l’Autorità si troverà ad affrontare in futuro e di esaminarne la rilevanza per sé stessa nel medio e lungo termine.

La terza parte del documento stabilisce gli obiettivi strategici, i risultati attesi e i risultati che orienteranno l’EFSA durante i prossimi sei anni. La strategia è accompagnata da un piano di attuazione ad alto livello che elenca dettagliatamente le attività che l’EFSA svolgerà per conseguire gli obiettivi. La strategia è stata redatta

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Con il previsto aumento della popolazione mondiale da 7 miliardi del 2010 a 9,8 miliardi entro il 2050, la domanda alimentare complessiva è destinata a crescere di oltre il 50% e quella degli alimenti di origine animale di quasi il 70%. Tuttavia, ancora oggi centinaia di milioni di persone soffrono la fame, mentre l’agricoltura utilizza già adesso quasi la metà dei terreni arabili del pianeta. Inoltre, l’agricoltura e i relativi cambiamenti della destinazione dei suoli generano il 25% delle emissioni annue di gas a effetto serra. Per conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile è necessario trasformare profondamente i nostri modelli di produzione e consumo, producendo di più con meno e riducendo le perdite e gli sprechi alimentari.

Questa trasformazione richiederà probabilmente il ricorso a fonti alternative di alimenti e mangimi (ad esempio insetti e carne sintetica) e a nuove tecniche di produzione (come l’agricoltura di precisione), che devono essere valutate per accertare i rischi che potrebbero comportare per gli esseri umani, gli animali e l’ambiente. Lo stesso vale per la valutazione dei rischi collegati all’introduzione di principi di economia circolare lungo la filiera alimentare, che potrebbero influenzare la transizione verso un sistema alimentare più sostenibile

La produzione sostenibile di alimenti sicuri inizia sul campo. Pertanto, la salute delle piante, che costituisce una parte importante del mandato dell’EFSA, rappresenta un pilastro della sicurezza alimentare e dei sistemi alimentari sostenibili.

Analogamente, la salute e il benessere degli animali sono componenti fondamentali della sicurezza alimentare. Tutelando la salute degli animali si abbassa l’incidenza delle zoonosi, si sostiene la competitività della produzione di alimenti di origine animale e si contribuisce alla sostenibilità delle comunità rurali. Un’attenzione specifica dovrà essere riservata alla lotta contro la resistenza antimicrobica, che costituisce una grave minaccia per la salute pubblica a livello globale.

Sotto molti aspetti, le argomentazioni sopra esposte dimostrano la necessità di applicare un approccio «una salute – un ambiente» per tutelare la salute pubblica, la salute degli animali, quella delle piante e l’ambiente: è evidente la necessità di una cooperazione interdisciplinare e transfrontaliera tra organizzazioni e ambiti scientifici distinti per poter far fronte alla complessità dei compiti da svolgere.

Grazie a questi sforzi, le valutazioni integrate dei rischi (ad esempio considerando la salute degli esseri umani, degli animali e delle piante o l’ambiente in un’ottica combinata) e le analisi rischi-benefici daranno ai gestori del rischio una base più ampia di elementi probatori per adottare decisioni in materia di salute pubblica.

 

 

 

 

 

Data di pubblicazione: 
14/08/2023
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