Nuovo studio per la plastica riciclata a contatto con gli alimenti: "vettori di centinaia di tossine"

03/07/2023

Le plastiche riciclate e riutilizzate che vanno a contatto con gli alimenti sono “vettori per la diffusione di sostanze chimiche preoccupanti”, perché accumulano e rilasciano centinaia di tossine pericolose come stirene, benzene, bisfenolo, metalli pesanti, formaldeide e ftalati.

A dirlo è un nuovo studio della Cambridge University che ha revisionato centinaia di pubblicazioni scientifiche sulla plastica, a partire da quella riciclata, per fornire una visione globale sulle sostanze chimiche a contatto con gli alimenti negli imballaggi alimentari, negli utensili, nei piatti e in altri oggetti e ciò che si sa su come queste sostanze sia in grado di contaminare il cibo.

La nuova ricerca evidenzia come il miglioramento della riciclabilità di alcuni materiali possa comportare dei rischi. Per questo, gli studiosi hanno identificato 853 sostanze chimiche utilizzate nella plastica riciclata in PET (molte delle quali scoperte negli ultimi due anni).

I più comunemente rilevati sono stati l’antimonio e l’acetaldeide, mentre sono state trovate più frequentemente anche potenti tossine come 2,4-DTBP, glicole etilenico, piombo, acido tereftalico, bisfenolo e oligomeri ciclici PET.

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