Smentita l’ipotesi che abolire cibi «pericolosi», come le noccioline, nelle prime fasidello svezzamento possa ridurre il rischio di allergie alimentari. È vero il contrario.
Negli ultimi 15 anni sono molto cresciute nel mondo a causa dei nuovi modelli alimentari, delle modificazioni della flora batterica e dell’aumento dell’inquinamento atmosferico.
Il test di attivazione dei basofili (BAT test) predice con accuratezza il rischio di una reazione allergica alimentare e l’entità della sua gravità. Si effettua su un campione di sangue e potrà un giorno sostituire i test di provocazione orale, che non sono privi di rischi.
Può contenere tracce di... Queste parole si trovano su innumerevoli etichette, così come «Prodotto in uno stabilimento che utilizza...»: due messaggi che servono a tutelare chi ha un’allergia alimentare e non vuole ritrovarsi nel p
I bambini di pochi mesi dovrebbero mangiare arachidi per evitare di sviluppare allergie. Lo rivela uno studio sostenuto dal National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid) e condotto dall'Immune Tolerance Network.
Nuove regole per le indicazioni sulle etichette dei prodotti. Studiosi inglesi hanno calcolato la dose di alimento che può scatenare l’allergia i chi lo assume.
Dal 13 dicembre entra in vigore il regolamento europeo sulla segnalazione degli allergeni in ciò che acquistiamo. Una novità che riguarda i supermercati e, soprattutto, i menù dei locali. Ecco spiegato punto per punto cosa cambia
Il 15 per cento della popolazione ha reazioni anomale ad alimenti, acari o fiori. L'esperto: \"Bisogna sempre partire dai sintomi e non dalle analisi del sangue\". Il rischio delle cure fai da te.
Il modo in cui il corpo regola il proprio calore è oggetto di studio in quanto costituisce un’area d’interesse per la ricerca sulla cura del diabete e dell’obesità. Un nuovo studio mostra che questo meccanismo potrebbe essere diverso da come si pensava finora.