La carenza di Vitamina D (VitD) sembrerebbe associata a stadi clinici di COVID-19 più compromessi. E’ quanto emerge da uno studio retrospettivo su 52 pazienti, che ha visto la collaborazione dell’ISS, dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma e di altre istituzioni, pubblicato sulla rivista Respiratory Research.
La comunità scientifica internazionale considera ormai l’obesità sia come una malattia a sé stante sia come una condizione che aumenta la probabilità di sviluppare una vasta gamma di malattie croniche. Meno noto è, però, il fatto che una condizione di obesità accresce anche l’eventualità che le malattie infettive portino a gravi conseguenze. Questo è diventato ancora più evidente durante la diffusione globale del virus SARS-CoV-2 e nella conseguente pandemia di COVID-19.
A fine febbraio 2021 con un leggero ritardo rispetto alla consueta uscita annuale, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) hanno pubblicato il rapporto annuale sulle zoonosi, agenti zoonotici e sui focolai epidemici di malattie a trasmissione alimentare, relativo ai dati raccolti nel 2019, da 36 Paesi europei (28 Stati membri UE e 8 non-membri).
Sono in vigore le misure di prevenzione e sorveglianza sul territorio nazionale, disposte dall'Ordinanza 25 febbraio 2021 Ulteriori misure urgenti in materia di infezione da SARS-CoV-2 (agente eziologico del COVID-19) nei visoni d'allevamento. Il provvedimento tiene conto del parere del Consiglio Superiore di Sanità chiamato ad esprimersi fra le opzioni di "sospensione" o di "divieto definitivo" di questa tipologia di allevamento.
Istituto Superiore Sanità: "Indicazioni ad interim per gravidanza, parto, allattamento e cura dei piccolissimi di 0-2 anni in risposta all’emergenza COVID-19"
Dall’inizio della pandemia, per rispondere alle emergenti esigenze di riorganizzazione della rete assistenziale in area materno-infantile, si è resa necessaria una revisione dei percorsi di presa in carico delle donne in gravidanza, delle madri, dei padri e dei neonati.
Il 30 gennaio viene celebrata la seconda edizione della Giornata mondiale per le Malattie Tropicali Neglette (Neglected Tropical Diseases - NTDs). Per l’occasione, il 28 gennaio, l’OMS lancia la roadmap 2021-2030 per le NTDs che ambisce ad aumentare la prevenzione ed il controllo di queste malattie neglette, per troppo tempo dimenticate.
La conoscenza dei principali fattori di rischio per la salute e di quelli protettivi nei primi mille giorni di vita - che vanno all’incirca dal concepimento al secondo anno di età del bambino – può cambiare radicalmente le prospettive di salute dei propri figli, da piccoli e da adulti.
Nonostante non siano disponibili dati per valutare gli effetti dei vaccini COVID-19 in gravidanza e allattamento, la vaccinazione non è controindicata.
Le donne ad alto rischio di contrarre la malattia in forma grave dovrebbero discutere i potenziali benefici e rischi della vaccinazione con i professionisti sanitari che le assistono, mentre se una donna scopre di essere incinta dopo la prima o la seconda dose non c’è alcuna motivazione per interrompere la gravidanza.
Un recente studio condotto da ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dell’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca la Ambientale (ISPRA), dell’Università di Bologna (UNIBO), e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna (IZLER) ha dimostrato la capacità di acquisire geni dell'ospite, da parte di Coronavirus (CoV) del riccio comune (Erinaceus europaeus).
I dati PASSI relativi al quadriennio 2016-2019 mettono in evidenza che la gran parte della popolazione italiana abbia compreso l’importanza dell’utilizzo del sale iodato per la prevenzione dei disordini da carenza iodica.
È emerso, infatti, che il 71% delle oltre 130mila persone intervistate fa uso di sale iodato, percentuale vicina all’85-90% raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) affinché un programma di prevenzione risulti robusto e consolidato nel tempo.