I visoni si confermano gli animali con la più alta probabilità di essere infettati e trasmettere il virus del Covid, mentre la probabilità di contagio per cani e gatti è molto bassa o nulla.
Uno studio multicentrico condotto in Usa e pubblicato sul Journal of Pediatrics dagli esperti della Johns Hopkins University di Baltimora ha dimostrato come, nel primo anno di pandemia, ci sia stata un'impennata di nuovi casi di diabete tra i bambini.
Un tempo bene di lusso, la frutta è oggi considerata un alimento indispensabile per la salute, parte integrante della Dieta Mediterranea, ma la sua presenza nell’alimentazione delle famiglie italiane è ancora troppo poco significativa
Il fiuto finissimo di cani addestrati sa riconoscere la positività al coronavirus SarsCoV2e supera anche la fase dei test nei drive in, in situazioni reali: lo indica il primo studio multicentrico italiano di questo tipo "C19-screendog", coordinato dall
Tra i cambiamenti peggiorativi migliorativi si segnalano il recupero quella della “socialità” dei pasti in famiglia favorita dal maggior tempo trascorso in casa (96% dei casi), la maggiore attenzione alla sicurezza dei prodotti, legata al bisogno da parte dei giovani di rassicurazione rispetto a tutto ciò che si mangia e si beve, e la diffusa propensione al “salutismo” alimentare (2 adolescenti su 3 hanno iniziato a scegliere cibi con meno grassi, meno zuccheri, meno sale e/o hanno ridotto la quantità complessiva di cibo
1. Lavare e igienizzare frequentemente le mani, in particolare all’ingresso in casa, dopo aver toccato naso e bocca, prima e dopo il pasto
2. Evitare la formazione di assembramenti e rispettare il distanziamento di almeno un metro, anche a tavola e nei momenti di incontro in casa con persone non conviventi. È importante tenere conto della reale disponibilità di spazi rispetto al numero dei presenti
Le api, ormai sentinelle riconosciute della salute ambientale, sono risultate in grado di intercettare il virus SARS-COV-2, agente della COVID-19, durante la loro attività di volo. Questo è quanto emerso dallo studio pubblicato sulla rivista “Science of the Total Environment” e realizzato nell’ambito del progetto BeeNet, coordinato da CREA Agricoltura e Ambiente (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) e finanziato dal Mipaaf.
Isolamento, disregolazione emotiva, condizione lavorativa incerta e interruzione delle consulenze nutrizionali sono tra i principali fattori correlati all’aumento di peso, superiore ai 4kg, registrato durante l’emergenza Covid-19 negli italiani affetti da obesità.